lunedì 25 maggio 2009

Piano Casa: come cambiano le norme attuali.




Le modifiche principali del piano casa 2009 riguardano gli articoli 1, 2 e 5 dello schema di Decreto Legge, che introducono semplificazioni in materia di attività di edilizia libera, modificano gli interventi subordinati a denuncia di inizio attività, e intervengono anche in termini di semplificazione in materia antisismica.

In particolare la modifica dell'art. 6 del T.U. potrebbe comportare un radicale cambiamento delle prerogative dei tecnici, dato che esclude dalla DIA anche molte attività di manutenzione straordinaria, come le modifiche alle partizioni interne. Una domanda che sorge spontanea è chi assevererà a posteriori (vedi comma 2) che i lavori effettuati non abbiano interessato parti strutturali, abbiano rispettato le norme di sicurezza ed igienico sanitarie, non comportato un aggravio in termini urbanistici, etc. Il proprietario? l'impresa? l'idraulico? Oppure sarà un tecnico? E se sarà un tecnico, cosa può asseverare a lavori già ultimati?




Forniamo un breve vademecum di cosa si può fare e cosa no.

Quali sono gli immobili interessati al Piano Casa?
L’intesa Stato-regioni consente l’ampliamento fino al 20% degli edifici residenziali unifamiliari e bifamiliari o comunque con una volumetria non superiore ai 1.000 metri cubi. Il limite di ampliamento è fissato a 200 metri cubi, anche se le singole leggi regionali potranno superare questo valore. Il Piano si applicherà anche su edifici di natura industriale e commerciale.

Quali ampliamenti sono possibili?
È possibile “aggiungere un piano”, facendo diventare un sottotetto abitabile. Rimane ovviamente il limite del 20% dei volumi esistenti e i 200 metri cubi come valore massimo assoluto. Altri interventi potrebbero riguardare l’aggiunta di una stanza a una villetta esistente. Per esempio, un edificio di 150 metri quadri con una volumetria di 525 metri cubi potrebbe essere ampliato con una stanza da 104 metri cubi di volume (pari a 30 metri quadri di superficie calpestabile extra).
Sarà possibile anche trasformare una cantina o un seminterrato in una taverna o in una “sala hobby” purché siano considerate abitabili, i cambiamenti di destinazione d’uso sono infatti consentiti. Altro classico intervento che sarà consentito grazie al Piano Casa è la chiusura di un portico o di un balcone per creare un nuovo locale (anche in questo caso valgono i limiti di volumetria).

Quando si può partire con i lavori?
I lavori possono partire solo quando saranno emanate le leggi regionali che definiranno metodi e interventi specifici. Le leggi regionali dovranno essere emanate entro 90 giorni, secondo il termine stabilito dall’Intesa del 31 marzo. Non appena la legge regionale sarà pubblicata potrà essere presentato il progetto.

Che succede se le regioni non emanano le leggi?
Nel caso entro i 90 giorni le regioni non abbiano provveduto a legiferare in materia, sarà il Presidente della regione a procedere con poteri sostitutivi, agendo come commissario ad acta. Il potere del governatore sarà ulteriormente rafforzato con l’emanazione del decreto legge atteso per i prossimi giorni.
In ogni caso, il rischio che le regioni non emanino i dispositivi attuativi del Protocollo di Intesa è molto basso, poiché l’accordo raggiunto è stato condiviso pienamente, tanto è vero che i presidenti delle regioni hanno chiesto l’intesa istituzionale ai sensi della legge 131/2003, ossia il grado massimo di intesa tra Governo e enti locali.

Quali i documenti necessari per iniziare i lavori?
Sarà obbligatorio il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) che il committente dovrà presentare prima dell’inizio lavori. Per quanto riguarda il resto, saranno le singole regioni a stabilire quali documenti dovranno essere presentati.
Nell’accordo si fa comunque riferimento a “forme semplificate”, che possono essere equiparate alla Dia presentata dal progettista. Ulteriori dettagli saranno forniti dal decreto legge di imminente pubblicazione. Se lo schema verrà rispettata, alla pubblicazione della legge regionale potrà essere presentata la Dia e attendere altri 30 giorni prima di iniziare i lavori.

Link utili:

EdilPortale

GovernoInforma

IlSole24Ore, novità del piano casa

StudioInterno22, studio che si occupa delle problematiche del nuovo modo di concepire la “progettazione” in merito alle recentissime direttive del “PIANO CASA” e alla verifica statica e sismica delle vostre strutture.

1 commento:

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