venerdì 26 giugno 2009

Architettura sostenibile e laterizio

Girando in rete ho trovato un interessantissimo comunicato stampa su edilizia.com che parla dell'ultimo libro dedicato all'architettura sostenibile di Adriano Paolella.

Con il supporto di un gruppo di giovani ricercatori del Dipartimento di Arte Scienza e Tecnica del Costruire, nella sua ultima fatica "Architettura sostenibile e laterizio", che fa parte della campagna “Generazione Clima” del WWF, Adriano Paolella ha compiuto una rigorosa ricognizione di edifici di recente esecuzione e, fin dall’introduzione intelligentemente intitolata “Costruire in semplicità”, manifesta la volontà di segnalare progetti differenti per forma e funzione ma che sono accomunati dalla volontà di interpretare correttamente i luoghi e adattarsi al contesto, tralasciando invece i progetti “che si tingono di verde ma non si impregnano di temi e contenuti ambientali”.

Il libro, oltre a lanciare l’oramai tristemente consueto allarme ambientale, seleziona 35 progetti che, distribuiti in ogni angolo del mondo e classificati in quattro categorie (“Case collettive”, “Case isolate”, “Edifici pubblici” e “Edifici privati non residenziali”), costituiscono un valido riferimento per chi vuole conoscere delle esperienze concrete di progettazione ambientalmente consapevole.

I progetti, illustrati con disegni e immagini di insieme e di dettaglio, sono opera di archistar quali Thomas Herzog, Glenn Marcutt, Rafael Moneo e Cino Zucchi, ma anche di progettisti meno conosciuti ma non per questo meno bravi. I progetti sono quindi selezionati, non solo per la dichiarata attenzione nei confronti dell’ambiente, ma anche per la capacità di inserirsi coerentemente in un luogo, nonché per la continuità che essi determinano con la tradizione costruttiva, utilizzando un “sistema tecnologico” che incide coerentemente e positivamente sulla qualità dell’ambiente.

Il volume attribuisce al laterizio un ruolo da protagonista, non solo nel solco della tradizione costruttiva di molti Paesi, ma anche come risposta ad una crescente richiesta di soluzioni salubri e durature: lo stesso laterizio viene quindi analizzato vagliando tutte le sue potenzialità, con soluzioni in cui viene utilizzato come struttura portante, involucro perimetrale di tamponamento, schermo avanzato a montaggio meccanico, parete interna, orizzontamento, manto di copertura.

In questo senso, con sistemi tecnologici e formali differenti, il laterizio presenta dei caratteri che lo rendono una soluzione praticabile per aumentare l’efficienza energetica di un edificio, ambientalmente compatibile, essendo un materiale con un limitato contenuto di energia incorporata, con un impatto, in fase di costruzione, minore di molti altri materiali in uso, costi di manutenzione minimi, sicurezza, durata e affidabilità nel tempo.

Sono caratteristiche relative e non assolute che devono essere confermate e confortate da un comportamento progettuale coerente, con obiettivi di effettiva sostenibilità, così come dimostrano gli esempi della pubblicazione del WWF.

Quello di Paolella è un libro da suggerire a chiunque, a vario titolo, si interessi di architettura sostenibile.

Fonte: edilizia.com